I
Fratelli d 'Italia
L' Italia s' è desta,
Dell'elmo di Scipio
S' è cinta la testa.
Dov' è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L' Italia chiamò.
II
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
III
Uniamoci, amiamoci,
l' Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L' Italia chiamò.
IV
Dall' Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn' uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d' Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L' Italia chiamò.
V
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l' Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d' Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L' Italia chiamò
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Scipio:
L'elmo che indossa l'Italia pronta ad entrare in guerra
contro gli austriaci è del generale romano Publio
Cornelio Scipione, detto l'Africano, che sconfisse il
generale cartaginese Annibale nella battaglia di Zama
(nell'attuale Algeria) nel 202 a.C. mettendo fine alla
seconda guerra punica.
Vittoria: Nell'antica Roma
alle schiave venivano tagliati i capelli per distinguerle
dalle donne libere che li portavano lunghi. La dea Vittoria,
schiava di Roma per volere divino, è chiamata
ad offrire la chioma affinché le venga tagliata.
coorte: La Patria chiama
alle armi: la coorte era un formazione da combattimento
dell'esercito romano, decima parte di una legione.
Bandiera: Mameli auspica
che l'Italia del 1848, ancora divisa in 7 Stati (Regno
di Sardegna, Regno Lombardo-Veneto, Regno delle Due
Sicilie, Stato Pontificio, Granducato di Toscana, Ducato
di Parma, Ducato di Modena), si ritrovi unita sotto
un'unica Bandiera e una sola speranza (speme).
Uniti per Dio: Mameli, profondamente mazziniano
e repubblicano, s'ispira agli ideali del fondatore della
Giovine Italia e Giovini Europa. "Per Dio"
è un espressione mutuata dal francese che significa
"attraverso Dio" o "da Dio".
Legnano:
A Legnano si svolse la battaglia del 1176, dove la Lega
Lombarda, che raggruppava i Comuni italiani guidati
da Alberto da Giussano, sconfissero Federico Barbarossa.
Ferruccio: Il capitano
Francesco Ferrucci fu il simbolo della strenue difesa
della Repubblica di Firenze, assediata dall'esercito
imperiale di Carlo V nel 1530. Il 2 agosto, dieci giorni
prima della capitolazione della città, egli sconfisse
le truppe nemiche a Gavinana; ferito e catturato, viene
finito a Firenze da Fabrizio Maramaldo, un italiano
al soldo straniero, al quale rivolse le celebri parole
d'infamia "Tu uccidi un uomo morto".
Balilla:
Balilla è il soprannome di Giambattista Perasso,
il ragazzo genovese simbolo della rivolta popolare contro
gli austriaci. Il 10 dicembre 1746, dopo cinque giorni
di lotta, la città ligure si libera dell'occupazione
straniera, durata alcuni mesi.
Vespri: La sera del 30 marzo
1282 il suono delle campane (ogni squilla) chiama i palermitani
all'insurrezione contro i francesi di Carlo D'Angio. La
sommossa è ricordata come la rivolta dei Vespri
siciliani.
Le spade vendute:
Mameli sottolinea il declino dell'Austria: "le spade
vendute" sono le truppe mercenarie, deboli come giunchi.
Questa strofa fu in origine censurata dal Governo piemontese.
Aquila d'Austria: L'Aquila
d'Austria è l'aquila bicipite, presente nello stemma
degli Asburgo. Il "cosacco" è la Russia.
Con essa l'Austria procedette allo smembramento della
Polonia nel 1795. Ma il sangue sparso dei popoli oppressi
lacerò il cuore dell'aquila asburgica.
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