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EVACUATI CASA BIANCA E CONGRESSO MA ERA UN FALSO ALLARME

WASHINGTON, 11.05.05 - Un quarto d' ora di paura, con la Casa Bianca in 'allarme rosso' per la prima volta dall' 11 settembre 2001, la gente in fuga dai palazzi del potere di Washington e gli agenti del Servizio segreto a urlare di fare in fretta: ''Non e' uno scherzo, correte!''.

Tutta colpa di un piccolo aereo da turismo finito nello spazio aereo vietato sopra la capitale, che ha fatto levare in volo cacciabombardieri F-16 ed elicotteri Black Hawk e forse ha portato le autorita' americane a un passo dall'ordinarne l' abbattimento sopra la citta'.

Quanto si sia andati vicino alla possibilita' che i caccia aprissero il fuoco, e' una circostanza su cui viene mantenuto il riserbo: ''Non credo si sia arrivati a quel punto, ma non sono in grado di dirlo'', ha detto il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan. Quel che e' certo e' che gli F-16 hanno sparato razzi traccianti d' avvertimento, una circostanza che non sembra avere precedenti neppure nella lunga serie di allarmi aerei di cui e' stata protagonista l' America dopo le stragi di New York e Washington.

Il pilota del piccolo Cessna 150 protagonista della vicenda, identificato come Jim Sheaffer, e un allievo di volo che si trovava a bordo con lui, Troy Martin, sono stati arrestati all' aeroporto di Frederick, in Maryland, dove il velivolo e' stato fatto atterrare sotto la minaccia delle armi. Sono membri di un club di aerei d' epoca della Pennsylvania ed erano diretti a una fiera dell' aeronautica nella Carolina del Nord, ma si sono infilati per errore nella zona aerea piu' protetta d' America.

L' ipotesi di legami con il terrorismo e' stata scartata subito. Il presidente George W. Bush si trovava lontano dalla Casa Bianca, impegnato in una gita in bicicletta in un parco del Maryland per rilassarsi dopo il lungo viaggio europeo: per molti minuti non ha saputo nulla dell'eccitazione a Washington, ha raccontato un suo vecchio compagno di liceo, Mike Wood, che pedalava con lui. Il vicepresidente Dick Cheney, la First Lady Laura Bush e l' ex First Lady Nancy Reagan, che si trovava in visita alla Casa Bianca, sono stati trasferiti in fretta in luoghi protetti segreti.

Il Campidoglio, la sede del Congresso, e' stato evacuato e lo stesso e' avvenuto alla vicina Corte Suprema e ad altri edifici federali. Sotto gli occhi delle telecamere, migliaia di funzionari, impiegati e turisti si sono riversati nelle strade, in fuga dai palazzi del potere. Scene simili a quelle vissute da Washington nel giugno 2004, quando scatto' un allarme analogo durante i funerali per Ronald Reagan: in quel caso si era trattato dell' aereo del governatore del Kentucky che aveva commesso un errore.

Tutto e' durato solo 15 minuti, ma e' stato un quarto d' ora intenso, che ha permesso al Pentagono e al ministero della Sicurezza Interna di svolgere un'inattesa esercitazione, nel corso della quale tutto l'apparato sembra aver funzionato a dovere. Forse anche troppo: a chi gli ha chiesto se non ci siano state esagerazioni, il portavoce della Casa Bianca, Scott MCClellan, ha replicato ricordando che gli Usa ''sono ancora in guerra'' e ci sono ancora terroristi intenzionati a colpire il paese.

Ecco la sequenza, minuto per minuto, degli eventi che hanno provocato brividi nella capitale degli Usa, basata sulla ricostruzione di McClellan e di altre fonti del governo:

- 11:59 locali (le 17:59 in Italia). Scatta l' allerta alla Casa Bianca, con il Cessna individuato 24 chilometri a nord della capitale, dentro lo spazio aereo ristretto. Il livello d' allerta della sede presidenziale viene portato sul 'giallo'. I cacciabombardieri F-16 vengono fatti levare in volo con due elicotteri Black Hawk. Al Pentagono e al ministero della Sicurezza scattano le procedure previste dall' Operazione 'Noble Eagle', il pattugliamento dei cieli americani.

- 12:01. L' aereo non risponde e non cambia rotta, punta ''dritto verso il centro'' di Washington, come raccontera' subito dopo il capo della polizia del Capitol, Terence Gainer.

Il Cessna e' a 16 km dalla Casa Bianca e il personale della sede presidenziale riceve l' ordine di evacuazione.

- 12:03. Scatta l' allarme rosso, il Servizio Segreto urla ordini ai giornalisti e a chiunque si trovi alla Casa Bianca di correre via, ''non e' uno scherzo''. Parte anche l' evacuazione del Capitol. I giudici della Corte Suprema vengono condotti in un rifugio. Il Cessna e' a meno di 5 km dalla Casa Bianca.

- 12:11. Dopo che l' aereo ha superato il cuore della citta', dirigendosi lontano dagli edifici del potere, l' allerta torna gialla alla Casa Bianca. Il Cessna e' scortato dai caccia e costretto ad atterrare dai Black Hawk con le armi puntate.

- 12:14. Viene dichiarato il cessato pericolo. I due uomini che si trovavano sull' aereo sono portati via in manette.

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