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REPUBBLICA DOMINICANA: NOTIZIE


La sfilata di Roma, non e' solo una festa militare e' un evento di popolo.

Tutti gli anni c' e' chi contesta piu' o meno la sfilata militare dei Fori Imperiali. L' anno scorso ho ricevuto molte e-mail favorevoli o meno, posso riproporne alcune, per vedere se qualcosa e' cambiato.

Veniamo al 2 giugno a Roma 2004.
Una folla di persone che aveva un unico scopo nel giorno della festa della Repubblica: esserci.
Due ore è durata la sfilata; due ore di applausi per carabinieri, paracadutisti, carristi, fanti della brigata Sassari e altri, lagunari che portavano ancora in seno la tristezza del commilitone morto a Nassiriya, forze speciali, artiglieri, alpini, genieri, bersaglieri di corsa come sempre, cavalieri, trasmettitori, crocerossine, difesa civile, volontari, marinai, avieri, vigili del fuoco, poliziotti, vigili urbani. Una folla di uomini e donne in divisa.

E' un peccato che qualcuno - ritenendo forse che la festa del 2 giugno si riferisca solo alle forze armate e pensando di farne una questione politica nei confronti dell' intervento dell' Italia in Iraq - abbia deciso di non esserci - sfortuna loro - non ne serberanno il ricordo.

Il 2 giugno è la festa della Repubblica. La sfilata ai Fori Imperiali con la presenza delle forze armate non è più una dimostrazione di forza da esibire agli addetti militari delle nazioni nemiche, così come si faceva una volta. E' un atto di sottomissione delle stesse forze armate alla Costituzione, nei confronti della quale tutti gli appartenenti alle forze armate hanno giurato fedeltà.
Le forze armate italiane sono custodi dei principi costituzionali, insieme con tutte le altre istituzioni dello Stato. Se il 2 giugno sono le principali protagoniste della festa di tutti gli italiani è per ribadire la loro ubbidienza al potere esercitato dal popolo attraverso i suoi rappresentanti. E' per dimostrare che avere dei cittadini in armi significa affermare il proprio diritto alla difesa e alla autodeterminazione.

Chi ha deciso l'anno scorso di non esserci per polemica contro l' impiego delle forze armate forse non ha avuto modo di vedere che, insieme con uomini e donne con le stellette, c' erano anche uomini e donne senza stellette: vigili del fuoco, polizia, protezione civile, volontari e altri. C' erano anche i vigili urbani di Roma.
Qualcuno avrà forse anche sorriso vedendo i "pizzardoni" in motocicletta. Ma questa è proprio la dimostrazione che la festa non appartiene solo alle forze armate, ma a tutto il popolo italiano.

Quando i vigili urbani di Roma chiesero al ministro della Difesa l' autorizzazione a partecipare alla sfilata, questi ha deciso per il sì. La decisione ha sottolineato ancora una volta che la festa appartiene a tutte le istituzioni e a tutti i cittadini.
La Repubblica italiana ha il diritto di celebrare la sua festa. Chi la ritiene un evento politico sbaglia. E' un evento di popolo.

Giovanni Garibaldi


Alcuni commenti del 2004

A voi la guerra piace?
Ci sarebbe molto da eccepire sui "festeggiamenti" del 2 giugno e mi meraviglio che a sinistra nessuno eccepisca. La parata è anaconistica, illogica, tronfia, cafona, fuori posto. Che c'entrano i carri armati con le strade della città? Che significato hanno i bambini messi ai comandi di un cannone come se fosse una giostra? Che significato hanno tutte le evoluzioni di fucili, baionette e armi assortite? Perché ci tocca vedere sfilare tra gli onori questa gente orgogliosa di aver scelto la guerra come mestiere? Perché i cannoni devono sfilare, anziché starsene chiusi, coperti, imbarazzati di esistere? Perché questa schifosa retorica della guerra deve essere coltivata nel 2004 come ai tempi del duce?

Probabilmente perchè anche grazie a questa "gente" ed alla storia della Repubblica italiana, puoi esprimerti liberamente.
Postato da Rudy Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 12:52


Percheee? Percheee? Percheee? Abbiamo la reincarnazione di un Socci di sinistra? Provo a darti una spiegazione storica e istituzionale, non so se la afferi, ma tentiamo...
Dunque la Repubblica italiana nasce il 2 giugno del 1946.
La scelta della forma repubblicana scaturisce da un referendum, in cui la maggioranza degli italiani si pronunciò a favore della Repubblica.
Ogni anno, il 2 giugno si festeggia dunque la nascita della democrazia repubblicana, con una cerimonia che prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto presso l'Altare della Patria a Roma e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
E così sia. Viva la Repubblica italiana, viva il Tricolore, viva la Patria e le Forze Armate che garantiscono insieme alle istituzioni dello Stato la Democrazia nel nostro Paese.
E basta poi con il monopolio della Destra dell'amor di Patria e dell'orgoglio repubblicano e con l'odioso vizietto di chi, da sinistra, versa merda sul 2 giugno. E' una festa popolare, nazionale e bipartisan: quindi, come ha scritto il Riformista, "Giù le mani dal 2 giugno!".....
Postato da Lella Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 13:38

Non mi risultava che le Forze Armate italiane abbiano fatto molto per liberare l' Italia e farla diventare una repubblica. A me pareva che fossero con i tedeschi fino a quando l' aria non si fosse fatta pesante e poi siano passate in blocco dall' altra parte.
Poi certo, hanno difeso a spada tratta gli italiani con i registri radar di Ustica e poi hanno aiutato così tanto l'inchiesta del giudice Priore. Per non parlare poi di un certo Piano Solo ed altri illustri giochini.
Per fortuna che ci difendono e che il Riformista ci dice di festeggiarli.
Postato da Arrigo Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 13:56

La "cerimonia prevede la parata militare": ma chi l'ha detto? Continuo a non capire che c'entra la sfilata in armi con la ricorrenza della proclamazione della Repubblica (nata grazie alla Resistenza e alle forze armate americane, inglesi e sovietiche). Forse i nostri generali farebbero meglio a ricordare l'8 settembre, magari chiedendo scusa all'Italia una volta all'anno anno per la cialtronaggine di Badoglio che portò tanti nostri sfortunati soldati (compreso mio padre) nei Campi di Adolfo.
Postato da alberto Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 14:25

Le Forze Armate sono coloro che, su volere del popopo italiano espresso dal Parlamento e dal Governo, garantiscono che sia rispettata la Costituzione, la Legge, le nostre libertà e in una parola sola, la democrazia.
P.S. Quando chiamate il 113 in caso di emergenza, ricordatevi le vogliaccate che avete appena scritto. Ingrati.
Postato da Lella Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 14:39

Ma che c'entra il 113 con l'esercito? O intendevi il 112, ossia il numero di telefono dell'unica polizia militare al mondo (oltre a quella del Cile di Pinochet) a farsi i cazzi dei civili?
Postato da alberto Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 15:24

Forse eri distratto. Spero tu non sia stato tra i disobbedienti impegnato a bruciare bandiere americane, imbrattare muri e aggredire i poliziotti: ma a parte il fatto che oggi è sfilata anche la Polizia (la stessa che ti salva le chiappe in caso di emergenza, che arresta i mafiosi e i malavitosi, che protegge la tua casa e il tuo posto di lavoro), comunque il 113 è un numero di emergenza centralizzato che raccoglie e coordina *tutte* le forze dell'ordine civili e militari e i servizi di emergenza.
L'ignoranza è una brutta bestia....
Fortuna che in Italia una maggioranza silenziosa, civile e composta sente forte il senso di appartenzenza alla Repubblica ed esprime stima, rispetto e gratitudine per le nostre istituzioni. Forze Armate comprese.
Una donna oggi ha sventolato una bandiera della pace davanti ai carri che sfilavano. Prova a sventolare una bandiera americana in un corteo no-global....
Postato da Lella Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 15:48


Ma se sono i guardiani della Repubblica come mai si erano iscritti in quantità alla Loggia P2 di Gelli? Giusto per capire il concetto di fedeltà alla Repubblica.
Quanto all' Esercito: mio nonno fece una piacevole villeggiatura (come la chiama il tuo presidente del Consiglio, e no, non merita la 'P' maiuscola) in Germania grazie all' 8 Settembre e ti ricordo che l' Italia è una Repubblica grazie agli americani, russi, inglesi, australiani, neozelandesi, indiani, francesi, polacchi e quanti altri sono stati ammazzati risalendo per la nostra penisola. Non solo, è rimasta una Repubblica perchè appena qualcuno provava a fare il furbo il presidente americano tirava su la cornetta e diceva "no, non si fa" visto che strategicamente eravamo (forse lo siamo ancora) essenziali.
Per finire, visto che pensi che siamo vigliacchi: io il 113 l' ho chiamato, per una barca che stava affondando in un temporale di Bora ed aveva lanciato i razzi. Erano le 10 di sera e non riuscivano a passarci la Capitaneria di Porto perchè non rispondeva nessuno. Siamo usciti con un gommone a riprenderli, fradici come tutti i naviganti della domenica senza giubbotti, maglioni o altri indumenti che non fossero costumi da bagno. Dopo tre viaggi siamo tornati a terra stremati ed il giorno dopo abbiamo trovato una bella multa della Capitaneria per non aver ormeggiato bene il gommone alle 3 di notte.
Postato da Arrigo Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 16:38

L'albero della libertà deve essere innaffiato di quando in quando con il sangue dei patrioti e dei tiranni. E' un concime naturale.
Thomas Jefferson
Postato da G.T. Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 16:57


I telegiornali hanno osato definire "disobbedienti" le persone che portavano una banderia della pace, senza dirsi orgoliosi di quest'italia, così giusta e democratica. Esatto? Ed è davvero m.e.r.a.v.i.g.l.i.o.s.o. sentire le interviste di chi si dice fiero del governo italiano. Mi viene solo una parola in mente: vergogna.
Postato da Mara Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 17:14

In questo caso i giornalisti riportano notizie, non etichettano le persone. Mara, il tuo rancore antigovernativo ti offusca la vista a tal punto tanto da dimenticare che "Disobbedienti" si sono battezzati i promotori delle iniziative di protesta...
P.S. se avessi un po' di lucidità capiresti che oggi è la festa della
Repubblica, non la festa del Governo. Strumentalizzare una ricorrenza storica e criticare il 2 giugno tanto per criticare il Governo, questo si, è vergognoso.
Postato da Lella Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 18:19

Quando penso al regime castrista di Cuba, a quello comunista in Cina, alle teocrazie islamiche del Medio Oriente o alle dittature africane, allora si, sono fiero della nostra Repubblica. Questo non toglie la possibilità di critica a quell'incapace di Berlusconi che proprio grazie alla democrazia repubblicana scelta il 2 giugno del 1946 sarà messo alla porta a partire da queste elezioni europee sino alle prossime politiche.
Ma chi sputa sul Tricolore sputa sulla propria libertà, e Berlusconi se lo merita!
Postato da G.T. Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 18:26

Forse non mi sono spiegato bene. A me la Repubblica sta benissimo. La cosa che non mi piace è la celebrazione dell'esercito, dei carriarmati, della cui esistenza peraltro comprendo la triste necessità. Ribadisco che la storia dell'esecito italiano, al di là dei gesti di coraggio dei songoli, è tutt'altro che gloriosa. Avessimo avuto in quegli anni Lord Lovat (quello di Sword Beach in Normandia) probabilmente festeggerei anch'io. Ma Badoglio e i suoi discepoli, andiamo...
Postato da alberto Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 19:05

Perchè sfilano oggi? Bisognerebbe chiederlo a Ciampi che questa festa, così com'è, l'ha fortemente ideata, voluta e promossa. Ma sinceramente non mi dispiace applaudire l'Esercito, i corpi speciali della Polizia, dei Carabinieri e tutte le Forze dell'Ordine che qui in Sicilia hanno rischiato (e rischiano) la vita nella lotta alla Mafia. Non finiremo mai di manifestargli riconoscenza e sarà sempre un'emozione. Soprattutto se per la commemorazione della nascita della nostra Repubblica democratica che loro (su mandato parlamentare-governativo e quindi popolare) difendono quotidianamente.
Postato da Rudy Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 19:26

Io la penso come Rudy ed Antonio, e tutto questo clamore su una parata che c'è sempre stata, da quando Ciampi ha ri-tirato fuori dal cappello la Festa della Repubblica, non lo capisco.
E' la Festa della Repubblica, non quella delle Forze Armate (che ricorre il 4 novembre), e NON penso assolutamente che tutte le persone presenti questa mattina ai Fori Imperiali, ad applaudire la sfilata, siano dei guerrafondai o appoggino la guerra. E' semplicemente un modo di celebrare una ricorrenza. A Natale si mangia il panettone, a Pasqua l'uovo, a Capodanno si fanno i botti, ed il 2 giugno c'è la parata...
Di questo passo, finirà che anche a Capodanno verranno accomunati gli stupidi che si divertono con i botti a quelli che lanciano vere bombe a mano e seminano morte...
Postato da Giovy Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 21:30

Ciampi ha ritirato in ballo il 2 giugno unicamente con funzione antileghista. E ha fatto bene. Peccato solo che non sia riuscito a farlo senza ripristinare anche il trombonismo militare di cui sinceramente non si sentiva la mancanza.
Postato da alberto Mercoledì 02 Giugno 2004 alle 21:35

Non capisco perchè vuoi associare per forza l'Esercito Italiano a qualche piduista e agli infimi militari dell'8 settembre o il Cile per i Carabinieri. Hai mai sentito parlare di Cefalonia?
Hai mai sentito parlare dei battaglioni italiani che hanno risalito l'Italia con le truppe Alleate?
Hai mai sentito parlare di Salvo D'Acquisto? Nessuno ama i carri armati nelle città mi ricordano quelli sovietici in Ungheria ma i nostri, quelli della Repubblica Italiana non sono mai serviti a conquistare altri popoli e non è poco.
Chi ricorda cosa è successo a Fiumicino! io lì non ho visto disobbedienti c'erano Carabinieri, Polizia, e agenti di Israele a difendere persone comuni. Pacifismo peloso...
Postato da Alfredo Giovedì 03 Giugno 2004 alle 9:44

W gli Alpini!!! W l'Italia!!!
Postato da corbellerie Giovedì 03 Giugno 2004 alle 10:47


si' dai che bello
le baionette sfilano
quelle su cui si regge
la bella oligarchia spaghettara
delle scoregge
che ha pure l'ardire di definirsi
"democrazia"
quando i lavoratori saranno padroni dei mezzi di produzione
quando i fascisti torneranno nella cloaca maleodorante - che e' ancora aperta
quando la giustizia non sara' piu' di classe
quando non ci saranno stranieri illegali ma amici che vengono da lontano
quando a sfilare saranno i bibliotecari, i precari, gli infermieri, i ciabattini, i baristi, i ferrovieri e i barbieri
(e ovviamente le controparti femminili)
e non dei dementi addestrati per assassinare
che camminano con la scopa in culo
ALLORA
potremo incominciare a parlare di democrazia
prima, per favore, chiamiamola col suo nome:
sporca oligarchia di bastardi assassini militaristi codini baciapile reazionari e padroni
abbasso gli alpini
morte al nazionalismo, ultima mascherata del fascismo
Postato da tonii Giovedì 03 Giugno 2004 alle 11:29

Il grande toni i ci da' l'esempio, anarchia e' civilta' rispetto e solidarieta'.
democrazia borghese e' infamia vessazione e colonialismo.
Postato da berja Giovedì 03 Giugno 2004 alle 14:14

la festa del 2 giugno per me è la festa della costituzione repubblicana che all'articolo 11 dice di ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti...festeggiare trionfalmente con una parata militare,adesso che i nostri militari partecipano ad una guerra di occupazione,non voluta dall'onu...mi sembra veramente offensivo per la repubblica!
Il fatto che lo facciano tutti non è comunque un bel segno
Postato da falconelvento Martedì 08 Giugno 2004 alle 23:19

Come vedete i commenti sono molti

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