Fisio Linea - - Linea Italiana 100% Naturale
Prodotti professionali per i capelli e il cuoio capelluto
Tel. ( 809 ) 508 - 0322
Fisio Linea
Fondato da Giovanni GARIBALDI     
<< RITORNARE
Articoli
Documenti
Rassegna stampa
Links
Contatto
Italia & Italia
L' Occasione
Mapa del Sito

 
DOCUMENTI
GLI SPECIALI DEL CORRIERE


La battaglia di Don Giussani per la libertà dell’ uomo, tra religiosità e potere

Per ricordare Don Giussani nella settimana della sua morte, ti offriamo un documento tratto dal Foglio e datato 8 marzo 1986 (tanti anni prima dell’ 11 settembre) in cui il leader di Cl spiega il rapporto tra cristianesimo e cultura occidentale.

di Ermanno Filosa

"Che cosa pensi della cultura occidentale?
Questa domanda per noi è importante perché viviamo in un paese che vuole essere l’ espressione realizzata dell’ occidente. "Mi pare che sia una domanda onnicomprensiva. Credo che, innanzitutto, la cultura occidentale possieda dei valori tali per cui si è imposta e come cultura e operativamente, socialmente, a tutto il mondo. C’ è una piccola osservazione da aggiungere: che tutti questi valori la civiltà occidentale li ha ereditati dal cristianesimo: il valore della persona, assolutamente inconcepibile in tutta la letteratura del mondo, perché la persona è concepibile come dignità esclusivamente se è riconosciuta non derivare integralmente dalla biologia del padre e della
madre, altrimenti è come un sasso dentro il torrente della realtà, una goccia di un’ ondata che si infrange contro la roccia; il valore del lavoro, che in tutta la cultura mondiale, in quella antica ma anche per Engels e Marx, è concepito come una schiavitù, è assimilato a una schiavitù, mentre Cristo definisce il lavoro come l’ attività del Padre, di Dio; il valore della materia, vale a dire l’ abolizione del dualismo fra un aspetto nobile e un aspetto ignobile della vita della natura, che non esiste per il cristianesimo; la frase più rivoluzionaria della storia della cultura è quella di san Paolo: "Ogni creatura è bene", per cui Romano Guardini può dire che il cristianesimo è la religione più "materialista" della storia; il valore del progresso, del tempo come carico di significato, perché il concetto di storia esige l’ idea d’ un disegno intelligente.
Questi sono i valori fondamentali della civiltà occidentale, a mio avviso. Non ne ho citato un altro, perché è implicito nel concetto di persona: la libertà. Se l’ uomo deriva tutto dai suoi antecedenti biologici, come la cultura imperante pretende, allora l’ uomo è schiavo della casualità degli scontri e quindi è schiavo del potere, perché il potere rappresenta l’ emergenza provvisoria della fortuna nella storia. Ma se nell’ uomo c’ è qualche cosa che deriva direttamente dall’ origine delle cose, del mondo, l’ anima, allora l’ uomo è realmente libero. L’ uomo non può concepirsi libero in senso assoluto: siccome prima non c ’era e adesso c ’è, dipende. Per forza. L’ alternativa è molto semplice: o dipende da Ciò che fa la realtà, cioè da Dio, o dipende dalla casualità del moto della realtà, cioè dal potere. La dipendenza da Dio è la libertà dell’ uomo dagli altri uomini.

La mancanza terribile, l’ errore terribile della civiltà occidentale è di aver dimenticato e rinnegato questo. Così, in nome della propria autonomia, l’ uomo occidentale è diventato schiavo di ogni potere. E tutto lo sviluppo scaltro degli strumenti della civiltà aumenta questa schiavitù. La soluzione è una battaglia per salvare: non la battaglia per fermare la scaltrezza della civiltà, ma la battaglia per riscoprire, per testimoniare, la dipendenza dell’ uomo da Dio. Quello che è stato in tutti i tempi il vero significato della lotta umana, vale a dire la lotta tra l’ affermarsi dell’ umano e la strumentalizzazione dell’ umano da parte del potere, adesso è giunto all’ estremo. Come Giovanni Paolo II ha messo in guardia tante volte, il pericolo più grave di oggi non è neanche la distruzione dei popoli, l’ uccisione, l’ assassinio, ma il tentativo da parte del potere di distruggere l’ umano. E l’ essenza dell’ umano è la libertà, cioè il rapporto con l’ infinito. Perciò è soprattutto nell’ occidente che la grande battaglia deve essere combattuta dall’ uomo che si sente uomo: la battaglia tra la religiosità autentica e il potere. Il limite del potere è la religiosità vera – il limite di qualunque potere: civile, politico ed ecclesiastico".

Da una conversazione di Luigi Giussani con un gruppo di Comunione e liberazione.

New York, 8 marzo 1986

<< RITORNARE